Le applicazioni dell'acqua con finalità terapeutica sono tra i più antichi provvedimenti di cura della nostra società.
I Romani, come per il massaggio, fecero grande uso dell’idroterapia con la creazione di grandi impianti termali che sfruttavano le risorse che la natura metteva loro a disposizione. Il loro utilizzo era per lo più legato al benessere.
Le basi dell’idroterapia poggiano su tre nozioni fondamentali:
- L’acqua fredda dirige il sangue verso le parti del corpo con cui entra in contatto, causando la reazione fisiologica dell’organismo alle applicazioni fredde, ovvero la reazione al calore.
- L’acqua fredda è benefica solo se la parte dove viene applicata l’acqua è calda o, ancora meglio, suda.
- Le applicazioni d’acqua fredda possono riacutizzare le malattie croniche, anche causando piressia.
EFFETTI CHIMICO-FISICI SUL CORPO UMANO
La parola idroterapia proviene dal greco e significa terapia mediante l’acqua. Tuttavia il successo del procedimento terapeutico non deriva dall’acqua in se ma da due diversi fattori principali:- Fisico (temperatura – pressione – azione meccanica)- Chimico (preparati medicinali)
LA TEMPERATURA
Le proprietà fisico-chimiche dell’acqua ne fanno uno strumento adeguato all’applicazione di stimoli termici. Difatti l’acqua ha sia una grande capacità di immagazzinare calore, restituendolo poco per volta, sia una buona conducibilità termica, molto superiore a quella dell’aria. Quando si applica l’acqua fredda sulla cute si ha una reazione istantanea dei vasi sottostanti. Quando l’applicazione cessa, si ha un’iperemia reattiva dovuta alla vasodilatazione vascolare con aumento del flusso di sangue nella zona trattata. La temperatura della cute, in quella zona, si alza. Questa reazione avviene in modo parziale o può non avvenire nei soggetti dove patologie dei vasi interferiscono con essa, come ad esempio in caso di arteriosclerosi o diabete.Nel caso di queste patologie è difatti preferibile l’utilizzo delle applicazioni calde o a temperatura crescente in luogo di quelle fredde che non avrebbero grande successo.
LA PRESSIONE
Quando ci immergiamo nell’acqua la pressione esercitata sul corpo aumenta per il peso dell’acqua stessa, e aumenta man mano che ci immergiamo sempre più in profondità. Un bagno totale può ridurre le dimensioni del torace e dell’addome, ma anche delle gambe e delle braccia per via della pressione idrostatica. Così aumenterà lo sforzo del muscolo cardiaco insieme a quelli del diaframma e della respirazione che si rafforzeranno e si svilupperanno.
AZIONE MECCANICA
Massaggi subacquei e frizioni migliorano la reazione vascolare, in quanto si libera una maggiore quantità di calore per via della loro azione diretta.
TECNICHE IDROTERAPICHE
Le principali tecniche idroterapiche possono essere raggruppate in 6 categorie:
- Spugnature, impacchi e compresse
- Applicazioni speciali calde e fredde
- Docce
- Bagni caldi e freddi- Sauna- Irrigazioni interne
SPUGNATURE, IMPACCHI E COMPRESSE
Quando si parla delle spugnature s’intende lo strofinamento di una parte del corpo con una pezza (di lino) umida. Si tratta di una delle applicazioni più moderate ma il suo uso corretto può dare grandi risultati. La pezza dovrà essere bagnata con acqua fredda o tiepida. Le spugnature vanno eseguite possibilmente al mattino a corpo caldo.Gli impacchi sono costituiti da più strati di tessuto (tre) che hanno funzioni differenti. Il primo (di lino) va messo a contatto con la pelle e deve avvolgere il paziente. Può essere caldo o freddo umido e può contenere sostanze medicamentose. Il secondo strato serve da isolante per l’umidità ma deve essere di tessuto traspirante. Il terzo (di lana) serve a tenere ben calda la parte. Le compresse a differenza degli impacchi vanno applicate localmente senza avvolgere completamente il corpo con i primi 2 strati. Il terzo strato invece potrà essere disposto come per l’impacco. Nel primo strato potremo far uso di acqua calda, fredda eventualmente unita a sostanza medicamentosa come l’arnica per un’azione antalgica.
I Romani, come per il massaggio, fecero grande uso dell’idroterapia con la creazione di grandi impianti termali che sfruttavano le risorse che la natura metteva loro a disposizione. Il loro utilizzo era per lo più legato al benessere.
Le basi dell’idroterapia poggiano su tre nozioni fondamentali:
- L’acqua fredda dirige il sangue verso le parti del corpo con cui entra in contatto, causando la reazione fisiologica dell’organismo alle applicazioni fredde, ovvero la reazione al calore.
- L’acqua fredda è benefica solo se la parte dove viene applicata l’acqua è calda o, ancora meglio, suda.
- Le applicazioni d’acqua fredda possono riacutizzare le malattie croniche, anche causando piressia.
EFFETTI CHIMICO-FISICI SUL CORPO UMANO
La parola idroterapia proviene dal greco e significa terapia mediante l’acqua. Tuttavia il successo del procedimento terapeutico non deriva dall’acqua in se ma da due diversi fattori principali:- Fisico (temperatura – pressione – azione meccanica)- Chimico (preparati medicinali)
LA TEMPERATURA
Le proprietà fisico-chimiche dell’acqua ne fanno uno strumento adeguato all’applicazione di stimoli termici. Difatti l’acqua ha sia una grande capacità di immagazzinare calore, restituendolo poco per volta, sia una buona conducibilità termica, molto superiore a quella dell’aria. Quando si applica l’acqua fredda sulla cute si ha una reazione istantanea dei vasi sottostanti. Quando l’applicazione cessa, si ha un’iperemia reattiva dovuta alla vasodilatazione vascolare con aumento del flusso di sangue nella zona trattata. La temperatura della cute, in quella zona, si alza. Questa reazione avviene in modo parziale o può non avvenire nei soggetti dove patologie dei vasi interferiscono con essa, come ad esempio in caso di arteriosclerosi o diabete.Nel caso di queste patologie è difatti preferibile l’utilizzo delle applicazioni calde o a temperatura crescente in luogo di quelle fredde che non avrebbero grande successo.
LA PRESSIONE
Quando ci immergiamo nell’acqua la pressione esercitata sul corpo aumenta per il peso dell’acqua stessa, e aumenta man mano che ci immergiamo sempre più in profondità. Un bagno totale può ridurre le dimensioni del torace e dell’addome, ma anche delle gambe e delle braccia per via della pressione idrostatica. Così aumenterà lo sforzo del muscolo cardiaco insieme a quelli del diaframma e della respirazione che si rafforzeranno e si svilupperanno.
AZIONE MECCANICA
Massaggi subacquei e frizioni migliorano la reazione vascolare, in quanto si libera una maggiore quantità di calore per via della loro azione diretta.
TECNICHE IDROTERAPICHE
Le principali tecniche idroterapiche possono essere raggruppate in 6 categorie:
- Spugnature, impacchi e compresse
- Applicazioni speciali calde e fredde
- Docce
- Bagni caldi e freddi- Sauna- Irrigazioni interne
SPUGNATURE, IMPACCHI E COMPRESSE
Quando si parla delle spugnature s’intende lo strofinamento di una parte del corpo con una pezza (di lino) umida. Si tratta di una delle applicazioni più moderate ma il suo uso corretto può dare grandi risultati. La pezza dovrà essere bagnata con acqua fredda o tiepida. Le spugnature vanno eseguite possibilmente al mattino a corpo caldo.Gli impacchi sono costituiti da più strati di tessuto (tre) che hanno funzioni differenti. Il primo (di lino) va messo a contatto con la pelle e deve avvolgere il paziente. Può essere caldo o freddo umido e può contenere sostanze medicamentose. Il secondo strato serve da isolante per l’umidità ma deve essere di tessuto traspirante. Il terzo (di lana) serve a tenere ben calda la parte. Le compresse a differenza degli impacchi vanno applicate localmente senza avvolgere completamente il corpo con i primi 2 strati. Il terzo strato invece potrà essere disposto come per l’impacco. Nel primo strato potremo far uso di acqua calda, fredda eventualmente unita a sostanza medicamentosa come l’arnica per un’azione antalgica.